Sentiero della Sensibilità – Il Logo
Che cos’è la sensibilità? Cosa significa essere sensibili? Esistono diversi tipi di sensibilità, ma la definizione più bella forse ce la offre Dumitru Novac, uno scrittore ancora poco conosciuto, ma talentuoso e delicato nel suo raccontare le sensazioni:
“La sensibilità è un dono prezioso e raro. Chi è sensibile sente il doppio e in anticipo, sente la pioggia prima ancora che gli cada addosso e sente le urla di chi piange in silenzio; chi è sensibile non ha bisogno di spiegazioni inutili, preferisce un abbraccio muto.”
Dumitru Novac non è nato in Alpago, viene da lontano, ma è di origine contadina e anche lui arriva dalla montagna, due caratteristiche che lo hanno sicuramente favorito nel trovare il modo di spiegare così bene questo tipo di percezione. Del resto, per chi ha la fortuna di vivere accanto alla natura e fra i silenzi, lontano dai luoghi affollati e artificiali, non è difficile acquisire una grande sensibilità, soprattutto nei confronti della natura che ci circonda, sempre che anche il cuore lo desideri. Ed è proprio questa sensazione quella che possiamo ritrovare nel “Sentiero della Sensibilità”, ideato e disegnato per offrire un’esperienza sensoriale unica a tutti, in particolare a coloro che, meno fortunati di noi, sono, proprio per questo motivo, dotati di maggior sensibilità.
Nella frase scritta da Dumitru Novac riveste una particolare importanza la parola “abbraccio”, un gesto d’affetto, semplice, ma spesso magico, che esprime un concetto molto forte e che ritroviamo anche nel “Sentiero della Sensibilità”. Il Sentiero, infatti, è un abbraccio che unisce e stringe a sé le località, i pascoli, i boschi, le colline, i prati, i torrenti, per tutta la sua lunghezza. Ed è a sua volta circondato dall’abbraccio caldo delle nostre montagne che, dal Dolada al Cavallo, lo proteggono.
È inoltre un abbraccio simbolico quello rappresentato nel logo del Sentiero, in cui si può scorgere un particolare viandante che, dopo aver seguito una traccia che si snoda fra monti e lago, abbraccia il cielo. Eccoci quindi davanti a terra, acqua e aria, i tre elementi fondamentali della natura, nei confronti della quale dobbiamo sentire il dovere di sviluppare la nostra sensibilità.
Ed è infine un abbraccio digitale e virtuale, ma non per questo meno importante, quello che accoglie chi desidera esplorare il Sentiero avvalendosi anche dell’aiuto che la moderna tecnologia ci offre. Infatti, grazie a una particolare applicazione, scaricabile su smartphone, nei pressi dei luoghi toccati dal Sentiero di particolare interesse naturalistico e culturale, sarà possibile essere accompagnati da una traccia audio e video che faciliterà la comprensione del paesaggio che stiamo esplorando.